martedì 26 marzo 2013

la CILA on-line: qualcosa all'orizzonte

Sempre da voci di corridoio, vengo a sapere oggi che in questi mesi Roma Capitale ha lavorato per consentire l'invio delle pratiche edilizie per via telematica, e quindi per poter essere in regola con il DPR 380/01 che impone alle amministrazioni locali di dare questa possibilità (il termine ultimo per i comuni è scaduto a gennaio, ovvero sei mesi dalla pubblicazione della legge 134/2012 che ribadiva e rafforzava questo concetto già presente nel TUE). 

 

Si è lavorato - pare - sulla implementazione della piattaforma già creata un paio di anni fa per la DIA on-line, il cui sistema è stato per ora congelato da quando le DIA sono state decentrate verso i municipi. La piattaforma è praticamente pronta, e a gennaio 2013 doveva partire una sperimentazione pilota su quattro municipi su cui testare il sistema per poi estenderlo gradualmente a tutto il territorio comunale. Purtroppo ci sono stati i soliti intoppi burocratici che hanno rallentato il processo di sviluppo e il fatto che ci si è dovuti concentrare anche sulla recente delibera per la riduzione dei municipi non ha giovato.

Speriamo che si trovi in fretta il tempo per poter sperimentare questa importante innovazione e metterla a disposizione dei cittadini il prima possibile: la digitalizzazione degli atti amministrativi è secondo me un passo fondamentale, soprattutto considerando che già i municipi sono obbligati ad acquisire digitalmente le istanze, ma lo fanno in modo rudimentale scannerizzando le istanze cartacee che vengono depositate con vecchi scanner ormai alla frutta.

Ovviamente la piattaforma sarà implementata per CIL, CILA, SCIA e DIA. In seguito anche per i PdC.

Sarà indispensabile avere la firma digitale, quindi se non cel'avete già, dotatevene in fretta! 

Una curiosità - chiamiamola così - per superare il problema amministrativo legato al fatto che non è il tecnico ma il committente che formalmente deposita le istanze per le autorizzazioni edilizie, nella DIA on-line occorreva farsi dare una procura speciale dal committente con cui il tecnico aveva praticamente pieno diritto di presentare la pratica - timbrandola digitalmente - come se l'immobile fosse suo: immagino che questo meccanismo rimarrà.

stay tuned!

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